L’INCISIONE OLANDESE E FIAMMINGA. MOSTRA A CURA DI GIUSEPPE NOVA

GIUSEPPE NOVA

L’INCISIONE OLANDESE E FIAMMINGA (Il periodo di massimo splendore: i maestri del XVI e XVII secolo)

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(Rembrandt, San Gerolamo inginocchiato in preghiera (bulino e puntasecca, 1635)

BREVI CENNI SULLA MOSTRA

La mostra, curata da Giuseppe Nova, si snoda su un percorso diviso in tre sale con un apparato iconografico composto da 90 opere. L’esposizione si apre con uno dei più grandi talenti dell’arte grafica di tutti i tempi, Lucas van Leyden (1494-1533), prosegue poi con la fantastica esperienza della Bottega “Ai Quattro Venti” di Anversa e dei suoi formidabili interpreti (dal suo fondatore, Hieroymus Cock, a Pieter Brueghel “il vecchio”, da Philippe Galle a Claes Jansz Visscher, ecc.). Seguono poi i rappresentanti delle altre Scuole del Cinquecento olandese e fiammingo (Jan Sadeler di Bruxelles, Christoph van Sichem di Amsterdam, Hendrick Goltzius di Haarlem e Theodor de Bry di Liegi). Non potevano mancare i tre massimi rappresentanti del Barocco olandese e fiammingo: Pieter Paul Rubens, Anton van Dyck e Rembrandt.

Nella seconda metà del Seicento prese piede nei Paesi Bassi il Pauperismo, una corrente culturale ed artistica che si pose in netto contrasto con la pittura ufficiale barocca.

In catalogo, oltre al fondatore, Adriaen van Ostade, abbiamo i principali rappresentanti: Cornelis Bega, Jan Both, Jan Fyt, Adriaen van de Velde, e Allaert van Everdingen. Chiude la mostra l’ultimo esponente della famiglia Visscher, Claes Claesz II Visscher, autore di una delle ultime Bibbie fiamminghe, edita in prima edizione nel 1689 e poi riedita, ma in versione acquarellata, nel 1700, due anni prima della morte del maestro, che avvenne nel 1702.

Con la morte dell’ultimo esponente della famiglia Visscher si chiuse anche quello che passò alla storia come il “periodo di massimo splendore dell’incisione olandese e fiamminga”, prima dell’arrivo e dell’affermarsi dell’Illuminismo che non richiese più agli incisori “estro e invenzione”, ma solo “una certa abilità tecnica ed una solida base scientifica”. Sintomatico di questa circostanza è il commento che uno dei massimi studiosi di grafica antica, l’inglese Arthur Hind, fece nella prefazione della sua “Storia dell’incisione”. Così l’Hind stigmatizzò la situazione: «Fin dall’inizio del 700 nei Paesi bassi gli incisori smisero di essere considerati illuminati maestri del bulino, ma semplici allievi dell’Illuminismo imperante». Si concretizzò, così, la fine di quel magico periodo durato due secoli e, quindi, anche la mostra si ferma qui.

  1. NB)

L’esposizione sarà visitabile, presso il Museo Diocesano di Brescia – via Gasparo da Salò, 13, in esclusiva gratuita per il gruppo “B. Misinta”, il giorno giovedì, 28/ottobre /2021, alle ore 10,00, accompagnati dal curatore, il nostro socio Giuseppe Nova. Appuntamento all’ingresso dotati di Mascherina, Carta d’identità, green pass.

NB) Per ragioni organizzative prego tutti coloro che sono interessati, di avvertirmi via mail.

Con stima, il segretario

Edoardo Bignetti

Nova- incisioni

Mercoledì 6 ottobre 2021. Conferenza del prof. Daniele Montanari

Soci e Amici carissimi,
prosegue il programma incontri della nostra associazione nell’anno 2021, dopo il fermo estate e sperando di aver per ora lasciato alle spalle il triste periodo “Covidiano” e l’uso delle Video-Conferenze, ecco che qui di seguito vi trasmetto tutti i dati necessari per godere, si fa per dire, del nostro prossimo incontro e sarà un incontro in presenza.
 Relatore:
Prof. Daniele Montanari, nostro stimato Presidente, che nel programma conferenze prossimo, avrà il compito di dare così inizio alla ripresa attività e chiuderà la serie incontri nel 2022 a giugno, con un’ulteriore conferenza a metà circa dell’annata.
 Tema
Il titolo della Conferenza è: “I Monti di Pietà della Riviera Benacense”:
 Quando e come:
L’incontro si terrà preso l’usuale nostra sala Conferenze in Emeroteca, il giorno 06/ottobre/2021, alle ore 16,30.

N.B.
Sentito il parere del dott. Ferraglio, in qualità di “padrone di casa”, visto che normalmente il numero dei partecipanti non eccede mai le 30/40 presenze, si lavorerà con distanza di norma, mascherine e Green Pass.
Mi è gradita occasione rivolgere a tutti voi i miei più sentiti auguri di buona salute, nella speranza di aver fatto a voi cosa gradita e convinto di incontrarvi numerosi alla conferenza in oggetto.
Il vs. segretario
Edoardo Bignetti

fac-simile Montanarii

Abstract
I Monti di pietà rappresentano per l’età moderna un focus storiografico attorno a cui ruota una complessità di temi: l’usura,dalle parabole evangeliche ai giorni nostri; la delineazione e gestione della povertà e infine il rapporto tra il mondo cristiano e gli ebrei. Dalla fondazione del primo monte (Perugia 1460) in pochi decenni queste istituzioni copriranno l’intera area centro-settentrionale italiana. A Brescia nasce nel 1489 e a seguire una rapida proliferazione nel suo contado. Quelli numerosi della Riviera benacense costituiscono una particolare e significativa realtà.